Origini, tradizioni e significato della festa della Candelora
Il 2 febbraio si celebra la Candelora, una festa cristiana molto antica e sentita in tutta Italia. Fu introdotta nel VII secolo della chiesa orientale per festeggiare la presentazione di Gesù al tempio, quaranta giorni dopo la sua nascita, e la purificazione della Vergine Maria.
Non a caso, il termine latino februarius significa “purificare” e richiama le feste del fuoco e i riti di purificazione che si svolgevano nel mese di febbraio. In questo periodo dell’anno, i Romani erano soliti celebrare cerimonie propiziatorie per attrarre la buona sorte e garantire fertilità, abbondanza e buoni raccolti.
La festa della Candelora si inserisce proprio in questa tradizione, mantenendo vivo il suo legame con i rituali più antichi. Il suo fascino affonda nelle radici del tempo, evocando un’intensa spiritualità e un forte coinvolgimento emotivo tra i fedeli. Scopriamola insieme!
Indice degli argomenti:
Festa della Candelora: dalle origini a oggi
La festa della Candelora si inserisce nelle tradizioni romane pagane legate alla purificazione e alla luce, ma il suo significato religioso si ricollega alla storia ebraica.
Nella Chiesa cristiana, infatti, questa giornata celebra la presentazione di Gesù al Tempio e la purificazione di Maria, come previsto dalla legge di Mosè (Es 13, 2.11-16). Ogni primogenito maschio del popolo ebraico si considerava offerto al Signore e per questo, era necessario dopo la sua nascita venisse riscattato offrendo un sacrificio. Secondo la stessa legge, a prescindere dal fatto che il nuovo nato fosse primogenito oppure no, la donna veniva considerata impura per 40giorni in caso di figlio maschio e 66 giorni in caso di figlia femmina.
Nel vangelo secondo Luca, Maria e Giuseppe rispettarono questa usanza ed esattamente 40 giorni dopo la nascita di Gesù Bambino si presentarono al tempio.
La festa ha assunto un forte valore simbolico con il tempo: le candele benedette durante le celebrazioni rappresentano Cristo, luce del mondo. La benedizione delle candele è un rito che si ripete ancora oggi nelle chiese di tutto il mondo.
La Madonna della Candelaria
Legata a questa ricorrenza esiste una devozione molto sentita in Spagna e in America Latina, quella verso la Madonna della Candelaria. Tra il 1392 e il 1400, due pastori guanci dell’Isola di Tenerife trovarono sulla spiaggia di Chimisay una statua lignea della Madonna. Questa rappresentazione attirò la loro attenzione con potenti miracoli e per questo i due pastori la chiamarono Chaxiraxi, che significa Signora del Mondo.
Prima della conquista spagnola, gli aborigeni di Tenerife celebravano nel mese di agosto una festività legata proprio alla statua della Vergine Maria, per segnare l’inizio dell’anno e rendere omaggio al raccolto.
Con l’arrivo degli spagnoli, la celebrazione assunse i caratteri del culto mariano. Nel 1497, il conquistador Alonso Fernández de Lugo decise di spostarla al 2 febbraio, in coincidenza con la festa della Purificazione, dando così origine alla prima celebrazione della Vergine della Candelora.
Ancora oggi, nelle Isole Canarie, questa festa viene celebrata in due date: il 2 febbraio, in onore della Presentazione di Gesù al Tempio, e il 15 agosto, giorno dell’Assunzione della Vergine Maria nel calendario cattolico.
Quando si festeggia la festa della Candelora?
In origine la festa veniva celebrata il 14 febbraio, ovvero 40 giorni dopo l’Epifania. La prima testimonianza della festa ci arriva da Egeria nella sua Peregrinatio. Il nome di Candelora, comunemente usato per indicare questa ricorrenza, pare derivi dalla somiglianza del rito del lucernario di cui parla Egeria: “Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima” (Peregrinatio Aetheriae 24, 4). Si tratta di un’antichissima festività romana che si celebrava a metà febbraio con fiaccolate rituali, già diffuse nei Lupercali. Fu durante l’episcopato di papa Gelasio I (492-496) che il Senato romano concesse l’abolizione dei Lupercali, sostituendoli con la Candelora.
Fu solo nel VI secolo che la ricorrenza venne anticipata da Giustiniano al 2 febbraio, e così viene festeggiata ancora oggi. Ma la somiglianza con le feste pagane non sta solamente nell’uso delle candele, ma soprattutto nel concetto di purificazione.
In Occidente, infatti, la festa è diventata poi devozione mariana, mettendo in risalto l’aspetto di purificazione della madre rispetto a quello del riscatto del primogenito. Per questo motivo, prima della riforma liturgica del Concilio Vaticano II, la festa assumeva il nome di “Purificazione di Maria”. La riforma liturgica invece, ha deciso di dare centralità a Cristo come primogenito, rendendo questa festa più cristologica che mariana.
Il giorno successivo alla Candelora, il 3 febbraio, si celebra San Biagio di Sebaste, e secondo la tradizione in questa occasione si compie la benedizione della gola utilizzando le candele benedette il giorno precedente.
Questa usanza nasce da un episodio attribuito al santo, a cui si riconosce il miracolo di aver salvato un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce. Per questo motivo, San Biagio è venerato come protettore della gola ed è spesso raffigurato nell’iconografia con candele incrociate tra le mani, simbolo di luce e guarigione.
I riti e le usanze nei diversi Paesi
Le celebrazioni religiose per la festa della Candelora variano da Paese a Paese, mantenendo però elementi comuni come la benedizione delle candele e le processioni religiose.
La festa della Candelora in Italia
In Italia esistono numerosi proverbi dialettali che si riconducono alla festa della Candelora, ricollegandola alle previsioni meteorologiche. La festa è vista come porta dell’inverso poiché coincide con quel breve periodo che precede la primavera con temperature miti e scarse precipitazioni.
Uno dei proverbi più diffusi è “Quando vien la Candelora, de l’inverno semo fora, ma se piove o tira il vento de l’inverno semo dentro”. Quindi, se il giorno della festa ci sarà bel tempo allora la bella stagione è vicina. Al contrario invece, se quel giorno sarà brutto allora si dovranno attendere ancora molte settimane per vedere la fine dell’inverno.
Le tradizioni popolari religiose
Oggi la festa della Candelora si celebra in numerose regioni italiane. Sono tanti i borghi e i centri italiani che festeggiano con spirito di devozione questa importante ricorrenza religiosa. Ogni anno i fedeli si riuniscono con le candele pronte per la benedizione e vogliosi di ripercorrere i rituali che caratterizzano questa festa.
In Campania a Castelpoto esiste una tradizione antichissima. Nella notte di Natale e fino al giorno della Candelora, il Bambino Gesù viene esposto nell’altare maggiore per essere poi baciato un’ultima volta.
In Molise ad Acquaviva Collecroce, nelle prime ore dell’alba del 2 febbraio inizia l’antica Fiera di San Biagio. Nel pomeriggio i fedeli si riuniscono in chiesa per la Celebrazione Eucaristica, la benedizione delle candele e il Bacio de Bambino Gesù.
Scendendo ancora più a sud, in Basilicata a Rapolla, si svolge una suggestiva processione seguita dalla benedizione delle candele.
Anche nelle isole del nostro meraviglioso paese, questa tradizione è molto sentita. In Sicilia a Castroreale, la festa viene accompagnata dal canto delle lodi della Vergine, dalla benedizione delle candele, da una processione del simulacro settecentesco alla Chiesa Madre e dalla celebrazione della messa. A Catania invece, la Candelora è strettamente legata ai festeggiamenti in onore di Sant’Agata, con grandi celebrazioni che coinvolgono migliaia di fedeli.
In Sardegna a Oristano, la Candelora coincide con i preparativi de Sa Sartiglia, una delle più antiche manifestazioni equestri del Mediterraneo che rimanda ai riti di rigenerazione agraria.
L’usanza delle candele
Uno degli aspetti centrali di queste celebrazione è proprio l’uso delle candele, che vengono benedette durante la celebrazione eucaristica e distribuite ai fedeli. Queste candele rappresentano la luce di Cristo e vengono spesso conservate nelle case per essere accese in momenti di preghiera o durante eventi importanti.
In alcune tradizioni, le candele benedette vengono accese nei periodi di difficoltà o durante i temporali, come segno di protezione divina. La loro luce è considerata simbolo di speranza e di guida spirituale per tutto l’anno.
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