Il Venerdì Santo è senza dubbio uno dei giorni più solenni e significativi per i cristiani di tutto il mondo. Se pensiamo alla Pasqua, la prima immagine che ci viene in mente è quella della risurrezione di Gesù, ma dietro a questo evento gioioso si cela un altro momento altrettanto fondamentale: la sua morte sulla croce, un sacrificio che ha cambiato per sempre il destino dell’umanità.

Vediamo insieme che cosa si celebra durante questo giorno speciale, quale significato ha e perché viene celebrato con tanta solennità.

Cosa succede durante il Venerdì Santo?

Come abbiamo anticipato, il Venerdì Santo è il giorno in cui si ricorda la passione del Signore, ovvero il suo cammino doloroso verso la croce. Si tratta del secondo giorno del Triduo Pasquale e ci invita a fermarci e riflettere sul significato profondo della sofferenza. Non solo quella di Cristo, ma anche quella che ognuno di noi sperimenta nella propria vita.

Le chiese si preparano ad accogliere i fedeli con una liturgia che non include il momento dell’Eucaristia, ma che è ugualmente intensa. In molti luoghi del mondo, tra cui il nostro paese, viene realizzata la Via Crucis, la processione che rievoca gli ultimi istanti di vita di Gesù.

Ma la penitenza non è l’unico aspetto da tenere in considerazione: il Venerdì Santo è anche un giorno di speranza, poiché la morte di Gesù in Croce segna l’inizio di una nuova vita, una vita che si rinnova per ogni cristiano attraverso la sua risurrezione.

Quando è e che cosa si celebra?

Il Venerdì Santo ricorre ogni anno durante la Settimana Santa, ma la data cambia di anno in anno, essendo legata al calendario lunare. Generalmente, si festeggia il venerdì che precede la Pasqua.

Perché il Venerdì Santo è così importante per i cristiani?

La risposta a questa domanda è radicata nel cuore stesso del cristianesimo. Gesù Cristo ha sacrificato la sua vita sulla croce per redimere i peccati dell’umanità, offrendo agli uomini e alle donne di ogni epoca la possibilità di essere salvati. Il Venerdì Santo rappresenta, quindi, l’atto di amore supremo, in cui Gesù ha dato se stesso per il bene di tutti. Un atto che ogni cristiano vive spiritualmente, rinnovando la sua fede e il suo impegno a seguire il cammino segnato dalla fede.

La storia del Venerdì Santo

La storia di questa ricorrenza è legata, naturalmente, ai racconti evangelici. Dopo l’ultima cena e il tradimento di Giuda, Gesù venne arrestato nell’orto del Getsemani, poco fuori Gerusalemme.

Ed è proprio durante la mattina del Venerdì Santo, che fu condotto davanti a Ponzio Pilato. Dopo un colloquio, il prefetto romano lo giudicò innocente. Nonostante ciò, Gesù fu inviato da Pilato a Erode Antipa, il re della Giudea, che lo rimandò indietro senza prendersi la responsabilità di accusarlo.

Pilato, temendo il popolo, lasciò la decisione alla folla, che scelse di liberare Barabba, un assassino, e chiese la crocifissione di Gesù. Nonostante la consapevolezza dell’innocenza di Cristo, Pilato si piegò alla volontà popolare, condannandolo a un calvario di flagellazione, scherno e morte. Gesù venne quindi coronato con spine e costretto a portare la croce fino al Golgota, dove fu crocifisso insieme a due ladroni e morì.

Perché non si mangia carne?

Un aspetto molto noto del Venerdì Santo è la tradizione di astenersi dal mangiare carne. La carne, che in molte culture rappresenta il cibo più ricco e celebrativo, viene evitata proprio per fare penitenza, come simbolo del sacrificio di Gesù. Al suo posto si consumano piatti più semplici, come pesce o verdure.

Il Venerdì Santo è un giorno lavorativo o festivo?

Nonostante l’importanza di questa ricorrenza all’interno del calendario liturgico, il Venerdì Santo in Italia non è considerato giorno festivo, per cui si lavora normalmente.

La liturgia del Venerdì Santo

Dopo il lungo periodo di preparazione della Quaresima, i riti liturgici della giornata segnano l’inizio della Pasqua cristiana. La mattina comincia con l’adorazione eucaristica all’Altare della Reposizione, allestito la sera precedente durante la Messa del Giovedì Santo. Sebbene priva della solennità della sera precedente, in molte chiese si celebrano anche l’Ufficio delle Letture e le Lodi Mattutine.

Nel pomeriggio, si celebra l’Azione liturgica della Passione del Signore, nota anche come In Passione Domini. Una ricorrenza dalle radici antiche che si divide in tre momenti significativi:

  • la Liturgia della Parola, che include la lettura del Quarto Canto del Servo di Dio (Isaia 52,13-53,12), la lettura degli Ebrei (4,14-16; 5,7-9) e il Vangelo della Passione secondo Giovanni (Gv 18,1-19,42);
  • l’Adorazione della Santa Croce;
  • la Comunione, che si riceve con le specie eucaristiche consacrate durante la Messa del Giovedì Santo, considerato che durante il venerdì non si celebra l’Eucaristia.

In segno di lutto, durante il Venerdì Santo, le campane delle chiese tacciono. Nel Rito Romano, le campane suonano per l’ultima volta al termine della Messa del Giovedì Santo, al canto del Gloria, e poi silenziano fino alla Veglia Pasquale, quando annunciano la Risurrezione di Cristo. Nel Rito Ambrosiano, invece, le campane suonano fino alle 15 del Venerdì Santo, quando viene annunciata la morte di Gesù, per poi tacere fino alla Veglia Pasquale.

In conclusione, il Venerdì Santo è un momento di profonda riflessione e spiritualità che prepara i cuori alla gioia della Pasqua. Per arricchire ulteriormente la tua celebrazione, non dimenticare di esplorare il nostro catalogo di articoli pasquali online su Myriam Arte Sacra, dove troverai una vasta selezione di articoli pensati per rendere unica questa festività.